È un indagine condotta del sito Incontri-ExtraConiugali.com a rivelarlo: i sexy shop sono finanziati per la maggior parte da amanti, traditori e coppie clandestine…
Quello dei sexy shop è un business da 18 miliardi di euro: a Natale 2017, rivela Incontri-ExtraConiugali.com, c’è stato un vero e proprio boom, ma i gadget erotici sono stati acquistati per lo più da mettere sotto l’albero…dell’amante!
La tendenza è positiva: il 30% degli italiani, infatti, regalato o si è auto-regalato un sexy toy. Anche le donne, a Natale 2017, sono uscite dalla loro comfort zone con un incremento del 20% di acquisti fatti delle donne. Ma non tutte l’hanno regalato al loro partner “ufficiale”.
Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com, spiega: “Sovente gli amanti a Natale si sentono messi da parte e per sopravvivere allo stress ed alla lontananza dal partner prediligono un dono passionale, da fare o da farsi.”
I sexy gadget più popolari sotto l’albero
Tra i più gettonati, vibratori evoluti, lingerie provocante, gel ritardanti per lei o per lui e i classici oli per massaggi, ma anche costumi e accessori per giochi di ruolo alla Cinquanta Sfumature. Al primo posto le farfalline che vibrano, palline erotiche, il calco del pene di Rocco Siffredi, e svariate riproduzioni falliche.
Senza dubbio, dai filmini hard, che tanto andavano degli Anni Ottanta e Novanta, il settore ha fatto passi avanti, anche grazie a internet. Inoltre, secondo Fantini anche i negozi non specializzati come farmacie e supermercati, che vendono articoli dedicati al sesso stanno contribuendo a ridurre il tabù che aleggia.
Questi dati, infatti, fanno pensare che forse il sesso non sia più così tabù come un tempo: “Probabilmente grazie ai sexy shop automatici, distributori senza commessi, dotati di un ingresso nascosto e di un semaforo verde o rosso che indica la presenza di qualcuno all’interno. Qui si entra solo uno alla volta ed anche le più timide si sentono a proprio agio.
Sono questi nuovi negozi automatici che hanno fatto diventare il sexy toy un simbolo femminista di appropriazione del piacere sessuale della donna“, spiega Alex Fantini.